Quando scade una cartella di pagamento?
Una cartella di pagamento conserva la sua qualità di titolo esecutivo per massimo un anno. Dopo di ciò non è più possibile fare un pignoramento. Tuttavia, la situazione può essere sanata con la notifica di una intimazione di pagamento, che è una sorta di sollecito. In tal caso il contribuente deve pagare entro 5 giorni. L’intimazione di pagamento ha efficacia per 180 giorni; dopodiché anch’essa perde la qualità di titolo esecutivo e sarà necessario un ulteriore sollecito.
Se invece non viene inviato nessun sollecito, è possibile che la cartella di pagamento cada in prescrizione. I termini di prescrizione – così ha precisato a novembre 2016 la Cassazione a Sezioni Unite – variano da tributo a tributo. In sintesi sono i subenti:
- cartelle per Iperf, Iva, Irap, canone Rai e camera commercio: 10 anni;
- cartelle per sanzioni, multe, contributi previdenziali Inps e Inail, Imu, Tasi, Tari e tutte le imposte locali: 5 anni;
- bollo auto: 3 anni.
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Cartella di pagamento