Cos’è la shrinkflation, il fenomeno che rimpicciolisce le confezioni (ma non i prezzi)
Nell’ultimo periodo è capitato a tutti di fare la spesa nei supermercati e in altri negozi al dettaglio e notare come le confezioni di alcuni prodotti, pur mantenendo lo stesso prezzo, siano state rimpicciolite contenendo una quantità minore di prodotto. Ebbene, questo fenomeno si chiama “shrinkflation“!
Ma di che cosa si tratta nello specifico?
Con il termine “shrinkflation” (combinazione delle parole inglesi “shrinkage“: restringimento e “inflation“: inflazione) si intende una strategia utilizzata dai produttori per mantenere i prezzi degli articoli invariati, riducendo però la quantità di prodotto nelle confezioni. Di conseguenza, i consumatori si trovano con meno prodotto ma il prezzo rimane invariato, subendo un danno ben nascosto.
Mentre gli effetti della shrinkflation possono sembrare insignificanti su singoli articoli, accumulandosi nel tempo, possono avere un impatto significativo sul bilancio familiare. Ad esempio, se una confezione di biscotti da 500 grammi viene ridotta a 400 grammi senza subire una corrispondente riduzione del prezzo, i consumatori pagheranno di più ogni grammo di biscotto.
Inoltre, la shrinkflation può influire negativamente sulla trasparenza e sulla fiducia dei consumatori. Molti di loro, infatti, si affidano alle informazioni riportate sulle confezioni per prendere decisioni d’acquisto informate ma quando le dimensioni vengono ridotte senza un adeguato avviso, si crea un senso di inganno. Ciò può portare a una mancanza di fiducia da parte dei consumatori nei confronti delle aziende.
Un’altra conseguenza negativa della shrinkflation è che spesso i consumatori non si rendono conto subito della variazione di prodotto. Quando il prezzo rimane lo stesso ma la quantità diminuisce, le persone potrebbero non accorgersene immediatamente, soprattutto se non confrontano regolarmente le dimensioni delle confezioni o non tengono traccia dei prezzi nel tempo. Questo porterà molti consumatori a pagare di più, senza effettivamente saperlo.
È importante quindi che i consumatori siano consapevoli della shrinkflation e delle sue conseguenze. Leggere attentamente le etichette dei prodotti, confrontare le dimensioni delle confezioni e fare ricerche sul prezzo per unità di misura possono aiutare a identificare eventuali cambiamenti nella quantità di prodotto, in modo da poter prendere decisioni d’acquisto consapevoli e difendere i propri interessi.
C’è un modo per difendersi da questo fenomeno? Un’arma che possiamo utilizzare è l’attenzione. Quando siamo al supermercato è sempre bene valutare il formato del prodotto che stiamo per acquistare, cioè il peso o il volume, e controllare il prezzo al kg o al litro, così da capire effettivamente quanto stiamo spendendo in proporzione alla quantità di prodotto che mettiamo nel carrello. Le promozioni speciali o i pacchi in formato famiglia possono essere un’alternativa per chi vuole risparmiare, ma è sempre bene valutarne l’effettiva convenienza considerando il prezzo al kg o al litro, oltre che la corrispondenza delle quantità di prodotto alle reali necessità di consumo.