CORECOM Lazio – seconda puntata: le inefficienze si ripercuotono sui diritti degli utenti
Roma – 24 gennaio 2019, ore 15.00 – Riunione all’AGCOM per trovare una soluzione alle criticità evidenziate più volte sull’operato del CORECOM Lazio.
La seduta ha avuto una durata di circa un’ora e la discussione, con tratti alti e bassi, ha chiarito il nodo cruciale del problema. Infatti volendo richiamare il Codice di Condotta emanato dall’AGCOM con delibera n. 552/18/CONS, all’art. 3 si può leggere che: “Le disposizioni del presente Codice costituiscono specificazioni degli obblighi di imparzialità, indipendenza, riservatezza, diligenza e lealtà, che discendono dalle norme costituzionali, in particolare dagli articoli 54 e 97 della Costituzione, e qualificano il corretto comportamento dei dipendenti pubblici, i quali sono tenuti ad adempiere alle loro funzioni con disciplina e onore, al fine di assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione, anche a mezzo della pubblicità e della trasparenza previste dalle disposizioni vigenti per le Amministrazioni pubbliche”.
Il dato fondamentale che è emerso dalla riunione, è rappresentato dalle risultanze dei rappresentanti del CORECOM Lazio che si difendono attaccando, invece di avere un dialogo costruttivo, continuando a “fare muro” con chi, giornalmente, si fa parte attiva nel rappresentare le parti deboli contro i “colossi della telefonia”. <<Dai dati rilevati in questi ultimi anni – sottolinea Camillo Bernardini – si evince che l’indirizzo del Corecom Lazio abbia avuto un totale cambio di orientamento molto più sfavorevole agli utenti con numerose decisioni difformi e totalmente in contrasto con l’orientamento nazionale>>. Ma va aggiunto che l’Organismo, essendone a conoscenza e approvando questa linea di difformità con il territorio nazionale, non concede ai consumatori nessun diritto di replica ma li invita a rivolgersi ai TAR Regionali per le loro rimostranze. Questo porta all’inevitabile conseguenza che un utente per far valere i propri diritti è costretto a sostenere spese di giustizia esorbitanti che lo inducono a desistere perdendo fiducia nell’operato di un’amministrazione che invece di difendere le fasce più deboli, comprime un diritto fino a farlo diventare inesistente.
<<Questo è il dato più preoccupante: – continua Camillo Bernardini – il rimanere volutamente “sordi” alle esigenze e alle richieste dei consumatori e degli utenti, che negli ultimi anni hanno perso fiducia nell’operato di questo organismo. Noi come associazione dei consumatori continueremo a batterci per tutelare e per far valere i diritti dei consumatori fortemente a rischio a causa di un’Amministrazione sorda e cieca ai segnali di insoddisfazione degli utenti>>.
Chiediamo a tutti gli utenti e i consumatori di inviarci le loro esperienze e le loro segnalazioni sul CORECOM Lazio compilando il form di seguito riportato: