Clausole abusive: una sentenza che può salvare i beni immobili del consumatore
La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite civili, con la sentenza del 6 aprile 2023 n. 9479, ha riconosciuto che il Giudice dell’esecuzione, ancor prima di procedere alla vendita o all’assegnazione del bene o del credito pignorato, deve effettuare d’ufficio una verifica sull’abusività delle clausole contrattuali che abbiano effetti sull’esistenza e/o sull’entità del credito. “Una pronuncia” -evidenzia il Presidente dell’Associazione Adicu Camillo Bernardini- “con la quale la Cassazione ha affermato alcuni principi che possono rivelarsi di grande utilità per il consumatore il quale, per non avere precedentemente opposto il decreto ingiuntivo, si ritrova i propri beni all’asta. Il Giudice dell’esecuzione, infatti, non potrà procedere alla vendita o all’assegnazione del bene o del credito pignorato fino a quando non si sarà accertata la natura abusiva o meno della clausola”. Una decisione di grande importanza ed utilità per i consumatori in linea, peraltro, con i principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea sin dalla sentenza del 17 maggio 2022.
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