LinkedIn: dopo il furto di dati il Garante apre un’istruttoria sul social network e avverte che l’utilizzo dei dati provenienti dalla violazione è illecito
Utenti invitati a prestare particolare attenzione a possibili anomalie sui propri cellulari o account
Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria nei confronti di Linkedin a seguito della violazione dei sistemi del social network che ha determinato la diffusione di dati deglI utenti, compresi ID, nominativi completi, indirizzi email, numeri di telefono, collegamenti ad altri profili LinkedIn e a quelli di altri social media, titoli professionali e le altre informazioni lavorative inserite nei propri profili dagli utenti.
Contestualmente, l’Autorità ha adottato un provvedimento con il quale avverte chiunque sia entrato in possesso dei dati personali provenienti dalla violazione che il loro eventuale utilizzo è in contrasto con la normativa in materia di protezione dei dati personali, essendo tali informazioni frutto di un trattamento illecito. L’utilizzo di questi dati, ricorda il Garante, comporta conseguenze, anche di carattere sanzionatorio.
Anche tenuto conto del fatto che l’Italia è uno dei Paesi europei con il numero maggiore di iscritti alla piattaforma, l’Autorità richiama inoltre tutti gli utenti interessati dalla violazione alla necessità di prestare, nelle prossime settimane, particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica e al proprio account.
Questi dati infatti potrebbero essere utilizzati per una serie di condotte illecite, che vanno dalle chiamate e dai messaggi indesiderati sino minacce gravi come le truffe on line o il furto di identità o a fenomeni come il cosiddetto “SIM swapping”, una tecnica utilizzata per violare determinate tipologie di servizi online che usano il numero di cellulare come sistema di autenticazione.
Roma, 8 aprile 2021