Energia: materie prime in aumento causano per l’elettricità +4,5% e per il gas +5,3%
Per il primo trim 2021 incrementi per le bollette, ma per la famiglia-tipo ancora risparmi per oltre 146 euro/anno. Novità 2021: Bonus automatico per le famiglie vulnerabili.
Le alte quotazioni delle materie prime all’ingrosso, tornate sui livelli di un anno fa, nel primo trimestre del 2021 portano ad un incremento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo[1] in tutela del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas. Dato, quest’ultimo, legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita invernale della domanda.
Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse) la famiglia tipo comunque beneficia ancora di un risparmio complessivo di circa 146 euro/anno.
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole[2] (compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021) sarà di circa 488 euro, con una variazione del -10,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2019 – 31 marzo 2020), corrispondente a un risparmio di circa 55 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 950 euro, con una variazione del -8,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 91 euro/anno.
Per le famiglie in stato di bisogno, dal 1° gennaio 2021 c’è un’importante novità: i bonus sociali di sconto sulla bolletta, saranno gradualmente riconosciuti in modo automatico a chi ne ha diritto, senza più dover presentare domanda.
Come sollecitato più volte da ARERA e previsto dalla legge, dal 2021 i cittadini che hanno diritto ai bonus per disagio economico non dovranno più presentare la richiesta presso i Comuni o i CAF. Ad incrociare le informazioni, in modo che il bonus sia assegnato automaticamente in bolletta, saranno direttamente i soggetti che gestiscono i dati sulle utenze e l’ISEE (Acquirente Unico e INPS). Lo sconto in bolletta sarà calcolato dal 1° gennaio 2021, indipendentemente dai tempi tecnici necessari per l’entrata a regime del meccanismo attuativo.
Per quanto riguarda l’aggiornamento tariffario, gli aumenti sono sostanzialmente legati alla crescita delle quotazioni delle materie prime energetiche.
Nel quarto trimestre 2020 infatti, in base ai dati di preconsuntivo, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica risulta in aumento di circa il 15% rispetto al terzo trimestre, tornando in linea con il livello medio del corrispondente trimestre del 2019. I mercati a termine inoltre, pur se molto volatili, indicano per il primo trimestre del nuovo anno un’ulteriore crescita dei livelli di prezzo. L’effetto complessivo sull’elettricità risulta particolarmente influenzato dai rialzi nei mercati del gas naturale – con il prezzo a termine nel mercato all’ingrosso utilizzato per l’aggiornamento della tutela (il TTF) previsto per il I trimestre 2021 in aumento del 23% rispetto al trimestre precedente – e dai rialzi nel mercato della CO2, tornata intorno ai 30 euro a tonnellata, anche a seguito dell’innalzamento da parte dell’Europa dei target di riduzione delle emissioni. Si osserva, peraltro, una progressiva ripresa dei consumi, anche se nei primi 11 mesi del 2020 la domanda elettrica registra un calo complessivo prossimo al 6% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica l’aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia energia, con un impatto del +4% sul prezzo finale della famiglia tipo (scomponibile in +3,5% per effetto della voce energia PE, -1,5% legato alla voce di dispacciamento PD, +1,8% per la voce di perequazione PPE e +0,2% per le componenti di commercializzazione). Leggero incremento per le tariffe regolate di rete +0,57%, (trasmissione, distribuzione e misura e componente di perequazione), mentre nel loro complesso rimangono sostanzialmente invariati gli oneri generali di sistema (-0,03%).
Per il gas naturale l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima, con un impatto del +4,9% sul prezzo finale della famiglia tipo, legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, da una leggera crescita delle tariffe regolate di trasporto e gestione del contatore +0,3% sul prezzo finale e da un lieve aggiustamento, +0,1%, per gli oneri generali di sistema. Si arriva così al +5,3% per l’utente tipo in tutela.
“La variazione di questo trimestre ci restituisce una dinamica sostanzialmente in linea con gli andamenti stagionali e con valori delle materie prime non dissimili da quelli dello scorso anno”, afferma il Presidente di Arera, Stefano Besseghini. “Nel complesso, le anomalie di prezzo e di volume legate all’emergenza Covid, hanno consentito un risparmio alle famiglie nel corso dell’anno con un beneficio residuo che si protrarrà anche nel primo trimestre del 2021. Le prospettive di recupero dell’economia e l’augurio che la situazione sanitaria evolva per il meglio, richiedono ora più che mai di focalizzare l’attenzione su quegli interventi e investimenti che possono contribuire al miglioramento della bolletta degli italiani”.