Il contribuente può impugnare la cartella di pagamento per emendare i propri errori
In tema di imposte sui redditi il contribuente può emendare i propri errori anche se non direttamente rilevabile dalla stessa dichiarazione; ciò per l’impossibilità di assoggettare il dichiarante ad oneri diversi e più gravosi di quelli che, per legge, devono restare a suo carico, in conformità con i principi costituzionali della capacità contributiva e della oggettiva correttezza dell’azione amministrativa.
l contribuente, quindi, non solo può contestare, anche emendando le dichiarazioni da lui presentate all’Amministrazione finanziaria, l’atto impositivo che lo assoggetti ad oneri diversi e più gravosi di quelli che, per legge, devono restare a suo carico; ma tale contestazione impugnando la cartella esattoriale, è l’unica possibile non essendogli consentito di esercitare alcuna reazione di rimborso dopo il pagamento della cartella.
Cassazione Civile Ord. Sez. 5 Num. 1862 Anno 2020
Presidente: BRUSCHETTA ERNESTINO LUIGI
Relatore: D’AURIA GIUSEPPE
Data pubblicazione: 28/01/2020