L’evoluzione tecnologica può giustificare la crisi d’impresa!

“Il contribuente ha documentato mediante la produzione dei bilanci che, a seguito dell’evoluzione tecnologica comportata dal passaggio dall’analogico al digitale, l’attività ha subito un costante decremento dei ricavi, con riduzione del personale e finale cessazione”. Con queste parole, la Commissione tributaria regionale Lombardia (sentenza n. 211/67/2013) ha dato ragione ad un’azienda che esercitava l’attività di laboratorio fotografico per sviluppi e stampa.

L’evoluzione tecnologica, dunque, può rappresentare una giustifica rispetto alla crisi dell’impresa ed al decremento del fatturato e, di conseguenza, può essere sufficiente a vincere le risultanze di uno studio di settore in termini di scostamento a paramentri standard.

La Ctr Lombardia, confermando il verdetto della Ctp, ancora una volta si mostra virtuosamente originale nel cogliere i limiti di uno strumento asettico, quale è lo studio di settore; quest’ultimo, ancorato a criteri prettamente matematici e probabilistici, finisce per creare un distacco insanabile tra i risultati emersi dalla sua applicazione e la realtà fattuale.

Decisive, in questo senso, le parole della Regionale Lombadia: “le circostanze fattuali hanno valenza prevalente rispetto ai parametri statistici utilizzati dall’Ufficio”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: